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/ May 5, 2023

CABERGOLINA

CABERGOLINA

La Cabergolina prezzo può provocare una riduzione dei livelli ematici di emoglobina e/o dei globuli rossi. Dopo somministrazione orale la cabergolina viene assorbita rapidamente dal tratto gastrointestinale, infatti il picco di concentrazione plasmatica si raggiunge entro 0,5 – 4 ore dalla somministrazione. I disturbi di tipo gastrico sono stati segnalati più frequentemente nelle donne rispetto ai pazienti maschi, mentre gli eventi avversi a carico del SNC sono stati più frequenti negli anziani. La necessità di ulteriori controlli clinici (per es. esame obiettivo compresa auscultazione cardiaca, radiografia, TAC) deve essere determinata su base individuale. In associazione a versamento pleurico/fibrosi è stato osservato un aumento anomalo della velocità di eritrosedimentazione (VES).

  • Cabergolina riduce la pressione del sangue compromettere la capacità di reagire rapidamente.
  • Nei pazienti affetti da morbo di Parkinson, si ha una degenerazione dei neuroni dopaminergici nigrostriatali e un decifit degli enzimi responsabili della sintesi di dopamina.
  • Nel gruppo generale dei pazienti trattati con cabergolina non sono emerse indicazioni chiare circa possibili aumenti nel tempo o variazioni significative da valori normali a valori fuori range.
  • Sono disponibili informazioni relative a 23 bambini su 258 che presentavano un totale di 27 anomalie neonatali, sia di carattere maggiore che minore.
  • Si devono prendere in considerazione dosi inferiori di cabergolina per i pazienti con grave insufficienza epatica.

Si è osservato che i metaboliti sono molto meno potenti della cabergolina nella inibizione della secrezione di prolattina in–vitro. Devono essere adottate misure di supporto per eliminare il farmaco non assorbito e mantenere un’adeguata pressione sanguigna, se necessario. Come con altri derivati dell’ergot, la cabergolina non deve essere usata in associazione con antibiotici macrolidi (ad es. eritromicina), a causa dell’aumento della biodisponibilità sistemica. • Insufficienza renale o ostruzione vascolare dell’uretere/addome, che può manifestarsi con dolore alla zona lombare/fianchi ed edema agli arti inferiori, e presenza di qualsiasi tipo di massa o dolorabilità addominale che può indicare fibrosi retroperitoneale.

Levopraid gocce e compresse: a cosa serve e altri dubbi comuni

Nei pazienti affetti da morbo di Parkinson, si ha una degenerazione dei neuroni dopaminergici nigrostriatali e un decifit degli enzimi responsabili della sintesi di dopamina. Questo è il motivo per cui – per il trattamento di questa patologia – vengono utilizzati farmaci in grado di agire direttamente sui recettori dopaminergici, come la cabergolina. La cabergolina può compromettere le capacità di guidare e manovrare macchinari pericolosi; questo effetto può essere aggravato dall’alcol e da alcuni medicinali. Alcolici, caldo, attività fisica e febbre possono inoltre peggiorare i capogiri indotti dalla cabergolina; per questo è importante alzarsi lentamente, soprattutto al mattino, e sedersi alle prime avvisaglie di giramenti di testa. Cabergolina riduce la pressione sanguigna, e quindi può compromettere le reazioni di alcuni pazienti. Ciò va tenuto in considerazione in situazioni che richiedono un’alta vigilanza, come la guida di veicoli o l’uso di macchinari.

Disturbo Malattia

Non sono disponibili informazioni relative all’interazione tra cabergolina ed altri alcaloidi dell’ergot; pertanto, l’uso concomitante di questi medicinali nel trattamento a lungo termine con cabergolina non è raccomandato. Per i pazienti con grave disfunzione epatica o insufficienza renale allo stadio terminale, vedere paragrafi 4.4. Cabergolina riduce la pressione del sangue compromettere la capacità di reagire rapidamente. Questo effetto deve essere tenuto in considerazione nei casi in cui è necessario un elevato livello di attenzione, come la guida di veicoli o i lavori di precisione o l’uso di macchinari. La cabergolina, inoltre, interagisce con i neuroni dopaminergici della zona nigrostriatale nell’encefalo.

Poiché la cabergolina è un agonista dei recettori della dopamina, non deve essere somministrata in associazione a farmaci antagonisti dopaminergici o farmaci antipsicotici. Si raccomanda di evitare l’uso di cabergolina in associazione ad alcaloidi della segale cornuta per lunghi periodi di tempo, in modo da evitare un possibile effetto potenziante. Potrebbero verificarsi interazioni in caso di assunzione concomitante di farmaci antipertensivi e di cabergolina. Farmaco impiegato per inibire o sopprimere la lattazione fisiologica, indicato nelle condizioni di iperproduzione di prolattina e in soggetti che hanno diagnosi di adenoma ipofisario prolattino-secernente. È un agonista dopaminergico che, stimolando i recettori dopaminergici presenti sulle cellule lattotropiche dell’ipofisi, inibisce la secrezione di prolattina con effetto potente e prolungato nel tempo.

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